Conti correnti e accertamenti sui dipendenti
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 104/2019, ha attestato che l’Agenzia delle Entrate può effettuare accertamenti sul conto corrente di tutti i cittadini, qualora si fosse in presenza di operazioni bancarie poco chiare.
Questo comporta che non solo ai lavoratori autonomi possono essere contestati ricavi in nero; a tal proposito una recente sentenza giurisdizionale ha rigettato il ricorso di un lavoratore dipendente, il quale si era difeso affermando che la sua posizione era al riparo dalla presunzione per cui i versamenti non giustificati sarebbero stati tracciati come entrate in nero.
Secondo la Cassazione, non assume invece alcuna rilevanza la qualifica soggettiva di lavoratore dipendente, autonomo o imprenditore, dato che la presunzione legale trova applicazione anche a soggetti diversi.
Secondo le indicazioni della Corte Costituzionale del 2015, sarebbero contestabili solo i versamenti sospetti e per prassi, questo tipo di verifica è stata indirizzata verso autonomi, professionisti o imprenditori.